Centrale è la fede in Gesù di Nazareth. Quella fede che «non è la semplice accettazione  di alcune verità astratte, bensì una relazione intima con Cristo che ci porta ad aprire  il nostro cuore a questo mistero di amore e a vivere come persone che si riconoscono amate  da Dio». (Benedetto XVI). 

La crisi non riguarda anzitutto la partecipazione alla Messa,  ma è una crisi di fede, dei giovani ma anche degli adulti (in molte parrocchie non sono diminuite  a Messa solo le presenze dei ragazzi, ma anche quelle degli adulti).  

Crisi che la forse la pandemia ha anticipato ed accelerato, ma che era già in corso  (vedi anche la diminuzione degli ingressi  in Seminario).  

La domanda anzitutto non è come riportare a Messa i giovani, ma come annunciare la fede ai giovani. Quale fede annunciamo? Siamo ancora capaci di rendere ragione della nostra fede? Un rendere ragione non solo speculativo ma anche esistenziale.